ADDIO AL PROF. VITTORIO GREVI
Patrizia Morabito e Valerio Fracassi
Non è possibile dire di più e meglio di quanto da tanti sia stato già detto per piangere la morte del Professor Vittorio Grevi, Ordinario di Procedura Penale presso l' Università di Pavia, apprezzatissimo studioso.
E' stato anche, per molti anni, collaboratore del Corriere della Sera: attraverso i suoi articoli ha divulgato , con la chiarezza di una mente lucida e profonda, quale delicato strumento di democrazia e di garanzia fossero il processo penale e le attività che lo precedevano.
Come aveva spiegato ancora in articolo recente, pubblicato l'11 giugno scorso sul Corsera: riguardava il DDL sulle intercettazioni ed era titolato "Scelte preoccupanti. Una pagina buia per la nostra politica legislativa in materia di giustizia. Sia sul piano del metodo, sia specialmente sul piano del merito"
Lo hanno perso i familiari, gli amici, gli allievi, i colleghi; lo ha perso il suo Paese, al quale molto aveva da dare.
Le parole che forse meglio ne ricordano l'alto profilo intellettuale, e che ricorrono nei commenti addolorati ed increduli di chi apprende la notizia, sono "libertà" e "valori", concetti dai quali è stata permeata profondamente tutta la sua storia professionale, ed hanno ispirato il suo insegnamento.La sua indipendenza intellettuale non è stata soggiogata da alcun ossequio, alcun timore, alcun calcolo.
Non ha mai receduto dall'affermazione dei propri principi per prudenza; non ha mai lasciato che altri intenti ponessero il dovere di coerenza al secondo posto nell'ordine delle regole cui informare ogni condotta.
Non ha inteso piacere a tutti, nè compiacere alcuni.
Continuerà ad insegnare diritto ed onestà intellettuale a coloro che lo ricorderanno
Patrizia Morabito-Valerio Fracassi