Lavoro, Valore, Identità
Siamo tornati. Questo il sentimento che animava molti dei partecipanti al Convegno soltosi a Bari il 18 ottobre, presso il Kursaal Santalucia, teatro pubblico della città di Bari.
Il Movimento per la Giustizia è tornato, con una nuova forma giuridica, come Ente del Terzo Settore, ma sempre aperto non solo al mondo del diritto ma a tutte le principali tematiche della società moderna.
Siamo tornati per contribuire al dibattito, per sollecitare la partecipazione soprattutto dei giovani, ma anche per testimoniare una storia.
Ed abbiamo deciso di partire affrontando il tema del lavoro, pietra miliare della nostra Costituzione, con un’iniziativa dal titolo Lavoro, Valore, Identità. Riflessioni, rappresentazioni, testimonianze, momento di riflessione e di denuncia sui temi legati al lavoro.
L’evento ha avuto il patrocinio della Regione Puglia, rappresentata ai massimi livelli dal Presidente Michele Emiliano che ha ricordato la sua storia di magistrato iscritto al Movimento, quando faceva parte dell’Associazione Nazionale Magistrati, evidenziando l’importanza del lavoro e la necessità che istituzioni ed associazioni collaborino fattivamente.
Il patrocinio è stato concesso anche dall’Università per gli studi Aldo Moro, rappresentata dal prof. Roberto Voza che ha ricordato nel suo saluto iniziale la feconda storia dell’Università di Bari nell’ambito del diritto del lavoro.
Quindi è stato il turno dell’avv. Salvatore D’Aluiso porgere i saluti a nome dell’Ordine degli Avvocati di Bari che unitamente al Consiglio Nazionale Forense ha concesso il patrocinio.
Un ringraziamento va all’APAB, rappresentata dall’avv. Carla Marinaci che ha fattivamente collaborato all’organizzazione dell’evento.
I lavori, coordinati dalla dott.ssa Angela Arbore, sono proseguiti con la relazione introduttiva del dott. Dino Petralia, nella sua qualità di Segretario Nazionale del Movimento.
Prima dell’inizio delle relazioni sono stati molto apprezzati due interventi video registrati, delle note attrici Ottavia Piccolo e Tosca D’Aquino che, con la loro professionalità e maestria, hanno regalato la lettura di un brano ciascuno tratto da, rispettivamente, “Viaggio al termine della notte” di Louis-Ferdinand Céline e “Metello” di Vasco Pratolini.
La dott.ssa Giovanna Reanda, direttrice di Radio Radicale, ha poi moderato i successivi interventi.
Molto suggestiva la ricostruzione del ruolo del lavoro nella storia, carrellata attraverso i secoli, arricchita dalla proiezione di slides e di brevi filmati oggetto dell’intervento del prof. Lorenzo Gaeta (Università degli Studi di Siena) a partire da Adamo ed Eva la quale, a seguito del furto della mela provocò la punizione divina; a lei fu inflitto di partorire con dolore e all’altro, Adamo, di lavorare con fatica.
Il prof. Geminello Preterossi (Università degli Studi di Salerno) ha posto l’accento sul lavoro squalificante, sulla precarizzazione del lavoro e sulle sue conseguenze.
Il lavoro, dunque, è elemento di identità o non piuttosto di dis-identità, come ci ha prospettato Sarantis Thanopulos, Presidente della Società Psicoanalitica Italiana?
Infine, la cronaca con l’intervento dell’editorialista Massimo Giannini che ha fornito un affresco denso, a tinte fosche, del lavoro così com’è oggi.
Dopo la pausa, alla ripresa pomeridiana il teatro è tornato... teatro ed il lavoro, nelle sue oscure ed infinite angosce, è diventato protagonista del palco, attraverso l’osmosi tra letture teatrali e testimonianze di straordinari addetti ai lavori.
Introdotto da Marco Guida, vice presidente nazionale del Movimento, sul palco è salito l’attore Sasà Striano a raccontare la sua storia di detenuto rinato con il lavoro del teatro. Con lui Rita Bernardini, Presidente di “Nessuno tocchi Caino” e Gianfranco De Gesu, già Direttore Generale Detenuti e Trattamento Dap.
Ancora, linguaggi contaminati attraverso i quali alle parole di Alessandro Leogrande, sociologo tarantino morto prematuramente che tanto si è dedicato ai temi, tra gli altri, del lavoro, del caporalato, dell’immigrazione, magistralmente interpretate dall’attore Fabrizio Saccomanno, si sono alternate quelle dei giuristi Bruno Giordano, magistrato in Cassazione, che ha affrontato il tema della insicurezza, dei tanti infortuni e delle mille e mille vittime della incoscienza e della insipienza; e poi Madia D’Onghia (Università degli Studi di Foggia) con il toccante racconto della immigrazione italiana ed il suo raffronto con l’attualità; ed infine Stella Laforgia (Università degli Studi di Bari), un potente caleidoscopio di immagini e riflessioni, con un doveroso omaggio a Satnam Singh, il bracciante di origine indiana tragicamente morto nelle campagne del sud Italia.
Una commossa ed entusiasta Morena Plazzi, Presidente del Movimento, ha concluso i lavori.
Un sentito ringraziamento ai ragazzi ed ai professori delle scuole Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti “Alessandro Leogrande”(Bari) e Istituto di Istruzione Superiore “Tommaso Fiore” (Modugno), che non solo hanno partecipato con grande interesse a tutto il programma del convegno, ma hanno anche dedicato successivamente il loro tempo alla riflessione su quanto sentito, con l’invio al comitato organizzatore dell’elaborato prodotto.
Un profondo ringraziamento a tutto il comitato organizzatore: Marco Guida, Lilli Arbore, Stella Laforgia, Bruno Giordano, Carla Marinaci, Pasquale Attolico, Luisella Berardi.
La partecipazione delle scuole
Comitato scientifico
- Dino Petralia
- Marco Guida
- Angela Arbore
- Bruno Giordano
- Stella Laforgia
Comitato organizzatore
- Carla Marinacci
- Pasquale Attolico