Giustizia e fragilità
La condizione sociale in cui viviamo ha creato divari sempre più profondi nei contesti urbani. La vulnerabilità degli esseri umani siano essi donne, minori, migranti ed anche anziani non può non essere un tema di interesse ed un settore d’intervento per il Movimento per la Giustizia ETS.
Partendo dagli strumenti offerti dal legislatore per tutelare le vittime vulnerabili occorre valutare se detti strumenti siano in grado di prevenire condotte maltrattanti, umilianti, vessatorie e violente. Sarà interessante indagare le ragioni che spingono i più giovani a commettere delitti contro la libertà sessuale nell’assoluta assenza di una educazione sentimentale, per un deficit di empatia che è alimentato da contesti di degrado e di abbandono. In questo approfondimento lo sguardo deve essere rivolto alle periferie della città, violate ed abbandonate da cui dovrebbe procedersi per un restauro urbano e morale.
Infine dovranno essere meritevoli di attenzione, quali vittime vulnerabili e spesso nascoste, gli anziani che in un contesto di crisi economica non sono ritenuti meritevoli di alcun riguardo, sostegno economico e coinvolgimento sociale: costoro, con le loro piccole pensioni sono costretti a trascorrere gli ultimi anni della loro esistenza in condizioni inadeguate. Ed ancora non può trascurarsi il risultato emerso da un’indagine nazionale svolta dalla Caritas secondo cui rientrano nella categoria meritevole di aiuto soggetti che vivono sulla propria pelle la condizione di fragilità economica e lavorativa e che appartengono anche a categorie di lavoratori insufficientemente remunerati (“i nuovi poveri”). Infine va tenuta in considerazione la vulnerabilità dei soggetti che abitano il mondo complesso e doloroso del carcere.
La detenzione da un lato deve affrontare la disperazione derivante dalla privazione della libertà ed anche dal sovraffollamento; dall’altro tuttavia il carcere è diventato il luogo di cura e di salvezza di soggetti che sperimentano spesso per la prima volta il contatto con il SSN. Tra questi vanno ricordati i tossicodipendenti che, spesso denunciati con dolore dai genitori vessati e maltrattati, trovano la possibilità di recupero proprio all’interno della struttura carceraria. L’ETS vuole essere presente per tutelare i soggetti che versano in queste condizioni segnate da un destino di vulnerabilità e che meritano costante attenzione e ricerca di soluzioni efficaci.